Diciannovesimo romanzo della saga
della Cacciatrice di Vampiri e Negromante Anita Blake. A questa serie, a tutti
gli altri libri, non ho mai dato meno della sufficienza, perché comunque è una
serie a cui sono molto legata. Mi piaceva Anita Blake, dura dal cuore tenero.
Mi piacevano le sue storie di indagini sul soprannaturale. Ma ora di questo non
c’è più traccia. Si comincia a sentire una sorta di stanchezza in questi
romanzi, soprattutto in quest’ultimo. La serie è diventata, oramai, ripetitiva
e monotona. Sembra che la scrittrice sia caduta in una specie di spirale, da
cui non riesce a venire fuori. Il romanzo non è altro che il racconto di un’insulsa
e continua orgia, con sempre più partecipanti ammessi alla corte di Anita. Ok,
la suddetta deve nutrire l’ardeur, quindi
quando ha questi attacchi di libidine il primo che passa dalle sue parti va
comunque bene e va usato. Poi… deve tenere a cuccia tutte le sue bestiole (è affetta da ogni forma di
licantropia), quindi ha un uomo per ogni bestia con cui fare sesso, per evitare
che queste la divorino dall’interno per cercare di uscire e trasformarla in una
bestia vera. E ancora… i suoi triumvirati. Quello con Jean-Claude e il lupo
mannaro Richard, e quello particolare con il vampiro Damian e il leopardo
mannaro Nathaniel, quindi… altro sesso. Poi ci sono il suo Nim-Raj Micah, il
suo re leopardo, poi il lupo mannaro Jason e i vampiri gemelli Wicked e Truth,
che bisogna comunque tenere buoni, con cosa? Con del sesso grandioso. Insomma
Anita non indaga più. Non svolge più il suo lavoro di risvegliante. I
poliziotti protagonisti dei primi libri sono spariti completamente, non se ne
parla più, così come è sparito il suo giovane collega, risvegliante come lei.
Insomma questa saga sta decisamente scadendo nel ridicolo. Tutto si basa sulla
lotta a “Mammina Cara”, madre di tutte le tenebre, la capostipite di tutti i
vampiri della terra. L’unico modo per sconfiggerla sembrerebbe quello di fare
sesso… tanto sesso, quindi, tutti si affidano ad Anita, perché è l’unica in
grado di farsi una bella e sana scopata con qualsiasi uomo le capiti davanti
(però sono tutti dei gran bei gnocchi!). Insomma, la madre di tutte le tenebre
cerca di prendere possesso, con la sua anima cattiva, degli altri Master
Vampiri e l’unica speranza che hanno di salvarsi è quella di riunire tutte le
creature mannare e gli altri vampiri sotto un unico capo, Jean-Claude (che si
prende tutti i meriti), anche se i suoi poteri derivano quasi tutti dalla
particolarità di Anita (risvegliante, negromante, mezza vampira diurna, e mezza
licantropa), l’unica di cui Mammina Cara si preoccupa veramente. Voto: 4 (Spero in un seguito migliore… ma ho
i miei dubbi!).
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