martedì 21 ottobre 2014

RECENSIONE – Bullet di Laurel K. Hamilton



Diciannovesimo romanzo della saga della Cacciatrice di Vampiri e Negromante Anita Blake. A questa serie, a tutti gli altri libri, non ho mai dato meno della sufficienza, perché comunque è una serie a cui sono molto legata. Mi piaceva Anita Blake, dura dal cuore tenero. Mi piacevano le sue storie di indagini sul soprannaturale. Ma ora di questo non c’è più traccia. Si comincia a sentire una sorta di stanchezza in questi romanzi, soprattutto in quest’ultimo. La serie è diventata, oramai, ripetitiva e monotona. Sembra che la scrittrice sia caduta in una specie di spirale, da cui non riesce a venire fuori. Il romanzo non è altro che il racconto di un’insulsa e continua orgia, con sempre più partecipanti ammessi alla corte di Anita. Ok, la suddetta deve nutrire l’ardeur, quindi quando ha questi attacchi di libidine il primo che passa dalle sue parti va comunque bene e va usato. Poi… deve tenere a cuccia tutte le sue bestiole (è affetta da ogni forma di licantropia), quindi ha un uomo per ogni bestia con cui fare sesso, per evitare che queste la divorino dall’interno per cercare di uscire e trasformarla in una bestia vera. E ancora… i suoi triumvirati. Quello con Jean-Claude e il lupo mannaro Richard, e quello particolare con il vampiro Damian e il leopardo mannaro Nathaniel, quindi… altro sesso. Poi ci sono il suo Nim-Raj Micah, il suo re leopardo, poi il lupo mannaro Jason e i vampiri gemelli Wicked e Truth, che bisogna comunque tenere buoni, con cosa? Con del sesso grandioso. Insomma Anita non indaga più. Non svolge più il suo lavoro di risvegliante. I poliziotti protagonisti dei primi libri sono spariti completamente, non se ne parla più, così come è sparito il suo giovane collega, risvegliante come lei. Insomma questa saga sta decisamente scadendo nel ridicolo. Tutto si basa sulla lotta a “Mammina Cara”, madre di tutte le tenebre, la capostipite di tutti i vampiri della terra. L’unico modo per sconfiggerla sembrerebbe quello di fare sesso… tanto sesso, quindi, tutti si affidano ad Anita, perché è l’unica in grado di farsi una bella e sana scopata con qualsiasi uomo le capiti davanti (però sono tutti dei gran bei gnocchi!). Insomma, la madre di tutte le tenebre cerca di prendere possesso, con la sua anima cattiva, degli altri Master Vampiri e l’unica speranza che hanno di salvarsi è quella di riunire tutte le creature mannare e gli altri vampiri sotto un unico capo, Jean-Claude (che si prende tutti i meriti), anche se i suoi poteri derivano quasi tutti dalla particolarità di Anita (risvegliante, negromante, mezza vampira diurna, e mezza licantropa), l’unica di cui Mammina Cara si preoccupa veramente.  Voto: 4 (Spero in un seguito migliore… ma ho i miei dubbi!).

Nessun commento:

Posta un commento