Il fachiro Ajatashatru (si
pronuncia aggancia sta gru… ma anche in altre maniere) parte per la Francia per
comprare un “comodissimo” letto di chiodi, venduto all’IKEA di Parigi alla
modica cifra di 99 euro e 99. Perché non cogliere l’occasione anche di mettere
il naso fuori dal suo paese? Non tutto però va secondo le sue previsioni. Per
comprare il letto, ma anche per mantenersi ha soltanto una banconota falsa da
100 euro e degli occhiali per truffare le persone. Sì perché il nostro, oltre
ad essere un fachiro, è soprattutto un abile truffatore. Rimasto nel magazzino
per non pagare un albergo, l’uomo per non essere scoperto si rifugia in un armadio
che viene imballato e spedito in Inghilterra. Comincia così il suo viaggio,
dove viene sballottato in diversi Paesi europei, ed in ogni tappa del suo
percorso subisce degli shock emotivi che lo sconvolgono al tal punto da non
voler più fare la vita che ha vissuto fino a quel momento, fatta di bugie, di
truffe e di imbrogli, tutto dovuto però ad un’infanzia dura e difficile. Rimane
colpito dalla generosità di alcune persone che incontra sui suoi passi, come la
giovane Marie che conosce al ristorante dell’IKEA, i clandestini sudanesi che
cercano di passare, invano, la frontiera tra la Francia e l’Inghilterra, che lo
hanno salvato e fatto uscire dall’armadio, e l’attrice Sophie Marciò che se lo
ritrova nella sua valigia di Vuitton e lo aiuta e lo ospita a Roma nel suo
stesso albergo. Durante il viaggio in aereo, tra la Spagna e l’Italia, il
nostro inizia a scrivere quello che dovrebbe essere il romanzo della sua nuova
vita da scrittore, sulla sua camicia. Romanzo che lo poterà ad ottenere un
contratto principesco con un editore francese. Ricco di colpi di scena, ma
anche di momenti intensi, questo romanzo è un tripudio di fantasia, basti solo
pensare alle assonanze dei nomi dei personaggi (bravo anche il traduttore
italiano), ma fa anche riflettere su questioni di fondamentale importanza e di
grande attualità. Il gusto per l’affabulazione si percepisce chiaramente (non è
certo casuale che il fachiro non solo inventi per necessità, ma senta poi
l’esigenza di scrivere una storia) ed è arricchito dalla forza con cui è tratteggiato
il protagonista (esilarante, ma tutt’altro che superficiale) e dalla capacità
dell’autore di creare una forte empatia con il lettore che viene coinvolto,
stupito e commosso. Alla fine di questo libro, infatti, resta l’essenziale,
cioè il rapporto di un uomo che si trova isolato dalla sua casa, lontano
geograficamente e sentimentalmente, che instaura con le altre persone che si
ritroveranno sul suo cammino, rapporti fatti di sentimenti positivi, che
vincono sempre sulla negatività e sulle difficoltà della vita. Voto: 7,5
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