domenica 28 dicembre 2014

RECENSIONE – LE PAROLE INFINITE DI NORA ROBERTS



Chiamatemi romanticona, ma a me le storie di Zia Nora piacciono, e anche tanto. Finora non ne ho trovata nemmeno una che mi abbia deluso o annoiato o che sia stata di difficile lettura. I protagonisti di questo nuovo romanzo, dove il titolo in italiano non c’entra praticamente nulla, sono Rowan Tripp, tostissima, bella e volitiva pompiere d’assalto della squadra degli Zoulie di Missoula e il sexy ed irresistibile novellino Gulliver (perché?) Curry. I due si ritrovano in una calda estate nella base di Missoula, tra foreste e montagne, paradisi naturali da difendere dagli incendi. Ma la loro vita è dura perché ogni volta che la sirena suona devono essere pronti per essere paracadutati nel cuore di ogni incendio, mettendo a repentaglio la propria vita. Ognuno di loro deve essere capace di pensare a se stesso, ma ognuno di loro deve anche fidarsi dei propri compagni. Rowan è una dei migliori Zoulie. Respira quell’aria da sempre, perché anche suo padre era uno di loro e si è appena ritirato in pensione. Lei è refrattaria ad ogni tipo di legame dopo la delusione più grande: l’abbandono di sua madre. Ma tra lei e Gull si instaurerà un fortissimo legame, dapprima di rispetto reciproco, poi di un fortissimo sentimento, nonostante la sua regola ferrea di non frequentare colleghi. Ma Gull ha qualcosa di diverso che l’attira come una falena verso la luce. Tra un battibecco e l’altro, tra una gara di shot e l’altra, tra una scazzottata in un bar e una corsa di allenamento, oltre agli incendi gli Zoulie dovranno vedersela con qualcuno che ce l’ha con loro. E’ un piromane assassino da cui dovranno difendersi per non rischiare le loro vite. Come al solito la Roberts sa mischiare il romanticismo alla suspense tanto da far risultare il libro tirato fino alle ultime pagine. Sorvolando sull’orrendo e inutile titolo che non ha nulla a che fare con la storia (il vero titolo è Chasing Fire), siamo davanti ad un bel libro. Bene i personaggi principali, ma anche i secondari che non si limitano a restare ai margini della storia, ma ne fanno parte integrante, rendendola piacevole e ammiccante. Voto: 7+

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