Nuovo legal thriller per John Grisham, che del
genere è un maestro, vista l’esperienza maturata direttamente sul campo. Il
romanzo è ambientato negli Appalachi, la catena montuosa situata nella parte
orientale degli Stati Uniti, che è anche una delle zone più economicamente a
basso reddito dello Stato. Protagonista è Samantha Kofer. Samantha è un
avvocato, fino a quel momento ha lavorato per uno dei più grandi studi legali
di New York, il suo lavoro consisteva nel leggere, controllare e definire
contratti per la vendita e l’acquisto di grandissimi immobili. Un lavoro
noiosissimo, ma pagato benissimo, ma a costo di grandissimi sacrifici in fatto
di libertà personale. Ma la situazione temporale è quella del fallimento della
Lehman Brothers che erogava mutui a go-go nel 2008, quindi Samantha si ritrova
dal giorno alla notte senza più lavoro. L’unica opportunità che le si presenta
davanti è quella di andare a lavorare in modo del tutto gratuito, presso un’organizzazione
senza scopo di lucro, in modo da mantenere almeno la sua assicurazione
sanitaria e l’opportunità, un giorno, di rientrare al suo vecchio ufficio. L’opportunità
gliela concede Mattie Wyatt, che fa parte di uno studio di assistenza legale, a
Brady in Virginia, un piccolo centro con pochi abitanti sui Monti Appalachi. La
maggior parte delle cause verte contro le industrie del carbone, che da quelle
parti la fanno da padrone. Lì Samantha troverà Donovan, nipote di Mattie,
avvocato indipendente, specializzato nelle cause di risarcimento milionarie
contro le grandi industrie carbonifere. Sam si ritrova anni luce dal suo lavoro
svolto nella Grande Mela, ma si farà prendere dal fascino del vero lavoro di
avvocato. Nell’aiutare Donovan, Samantha scoprirà i segreti della cittadina, e
tutelando i clienti si scontrerà anche lei contro i colossi dell’industria
carbonifera, che oltre ad avere un immane potere, sono anche aiutati da
politici e forze dell’ordine corrotte. Anche le persone sono molto restie a
denunciare i soprusi, perché le compagnie, forti dei loro appoggi, sono
disposte a violenze e omicidi, per continuare a tutelare i loro interessi.
Siamo di fronte ad un classico legal thriller, dai meccanismi super oliati, con
il debole, rappresentato da Samantha, che si scontra con il forte,
rappresentato dalla grande industria del carbone. Ma insieme a questo c’è anche
la denuncia del Grisham più politico, coinvolto anche dal punto di vista
sociale, con la denuncia dei disastri ecologici provocati da questi colossi, e
con la rappresentazione delle dure condizioni di vita degli abitanti e dei
lavoratori di quelle zone. Considerato dal Washington Post in termini
lusinghieri, che lo ha definito un romanzo importante e arrabbiato, con l’autore
in grado di denunciare i mali di una società corrotta e corruttibile, senza mai
perdere di vista l’intrattenimento del lettore. La scrittura scorrevole di
Grisham aiuta. Aiuta anche il linguaggio molto facile utilizzato per spiegare
le varie fasi processuali. Infatti il romanzo non è infarcito di termini
legali, e quelli relativi all’estrazione del carbone, ci vengono debitamente
spiegati all’inizio del romanzo. Voto: 7/8
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