giovedì 23 maggio 2019

RECENSIONE – SS-GB. I nazisti occupano Londra di Len Deighton (di Silvia Marcaurelio)




Londra, 1941. La seconda Guerra Mondiale non è andata come ricordiamo noi, anzi, nel distopico romanzo di Leighton è proprio successo l’inimmaginabile (poi tanto?), i nazisti hanno vinto, il patto tra Tedeschi e Russi ha retto, gli Stati Uniti non sono mai entrati in guerra e non è esplosa mai nessuna bomba atomica, che peraltro, scopriremo, non è stata ancora inventata. Londra è occupata dai tedeschi, e guidata da un regime fantoccio che ha sostituito la monarchia. Churchill è morto, giustiziato a Berlino e l’ex Re Giorgio VI è rinchiuso nella Torre di Londra. La Regina e le due principesse dovrebbero essere in Australia. Il paese versa in condizioni disastrose, la popolazione pare rassegnata e depressa. Tutta la burocrazia è in mano tedesca, anche la famosa Scotland Yard, capitanata dal generale dell’esercito kellerman. É qui che lavora Douglas Archer, uno dei soprintendenti più famosi di Scotland Yard, soprannominato per i suoi successi “Archer dello Yard”, protagonista del romanzo. Archer è un investigatore capace, che ha accettato di lavorare con i tedeschi, purché gli lascino fare il suo mestiere. Ha sempre evitato atteggiamenti troppo antinazisti che finirebbero solo per portarlo di fronte a un tribunale. Archer si troverà ad indagare sulla morte di un certo Thomas, quello che sembrerebbe, di primo acchito, essere un antiquario. La sua casa è piena di mercanzia sottratta dalle case degli ex nobili inglesi e di tante tessere annonarie che fa pensare anche ad un traffico della borsa nera. Ma Archer non è convinto. Fin da subito sembra trovare strane alcune cose in quella casa. Nel caminetto si vedono delle carte bruciacchiate, come se qualcuno avesse bruciato qualche documento compromettente. Poi il morto, ha delle strane bruciature sulle braccia e sotto un tavolo del salotto, Archer ha trovato uno strano marchingegno. Quello che è più strano e sembra confermare le idee di Archer è che in aiuto dell’esercito per seguire quell’indagine e solo quella, viene mandato direttamente da Berlino e dal Reichfuhrer Himmler, lo Sandartenfuhrer Oskar Huth, che tra l’altro è il nemico giurato di Kellerman. Ad interessarsi dell’omicidio di Thomas c’è anche una giornalista americana, Barbara Braga, che incontrerà Douglas sulla porta del negozio di antiquario. Ad aiutare Archer, che sarà invitato a collaborare in tutto e per tutto con Huth, ci sarà il sergente Harry Wood, apertamente anti-nazista e sicuramente facente parte della Resistenza. Nel corso del romanzo scopriremo che il morto è un ricercatore di fisica nucleare e che stava lavorando con il fratello, alla scissione dell’atomo e quindi alla creazione di quella che sarebbe potuta essere un’arma di distruzione di massa, la bomba atomica. Chiunque sarebbe venuto in possesso di quell’arma avrebbe vinto qualsiasi guerra. Quindi non è solo un caso di omicidio, ma anche di spionaggio. Ci sono dei documenti che in molti desidererebbero; gli americani, gli inglesi, i tedeschi anche se tra loro c’è una grossa rivalità, uno scontro di potere tra l’esercito e le SS. Una guerra in cui Archer si troverà impelagato e dove farà fatica a distinguere tra amici e nemici. Tutti i personaggi sono infatti in parte buoni e in parte cattivi, fanno tutti il doppio gioco e Douglas è bravo sì, a seguire le piste e le indagini, ma meno bravo a confrontarsi con le persone e a capirne il carattere. In questo romanzo Deighton crea una originale miscela di spionaggio e distopia, con uno scenario tutto sommato credibile, un Regno Unito sotto il gioco dei nazisti e ci imbastisce un’appassionante spy story. Voto: 7,5

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