domenica 1 settembre 2013

RECENSIONE - Il caso Jane Eyre di Jasper Fforde

Immaginate un mondo in cui i libri siano il bene più prezioso. Qualcosa da difendere a costo della vita. Un mondo in cui i manoscritti originali sono custoditi in luoghi protetti e impenetrabili e un mondo in cui il classico cattivo non cerca di distruggere l'umanità, ma "solo" un romanzo.
Impossibile? Beh, benvenuti nel libro di Jasper Fforde e nel mondo della detective letteraria Thursday Next, dove tutto ciò è possibile e anche altro! Per esempio pur essendo il 1985 (un 1985 decisamente fantascientifico) la guerra in Crimea è ancora in corso, il Galles è una repubblica autonoma, e la Gran Bretagna è una repubblica fortemente influenzata da una società che ha il monopolio di ogni forma di comunicazione, invischiata in tutte le cariche politiche più in alto, ed in ogni operazione di polizia, e militare. Una multinazionale dalle mire egemoniche espansionistiche, la Goliath.
Questo è il mondo "reale" in cui vive Thursday Next, giovane detective letteraria, reduce della guerra di Crimea, dove ha perso il fratello Anton, e con lui anche l'amore dell'ex fidanzato Landen, ora scrittore famoso. E' incaricata di individuare i libri falsi, soprattutto quelli riguardanti William Shakespeare, massimo vate della letteratura inglese.
E' giusto specificare "reale", poiché esiste un mondo parallelo, accessibile solo a pochi: alcuni personaggi, infatti hanno la capacità di entrare nelle opere e agire al loro interno ed eventualmente modificarne la trama.
Ed è questo che decide di fare il terzo uomo più ricercato di Gran Bretagna, Acheron Hades. Ex professore universitario della nostra Thurday, la quale è l'unica che sappia come sia fatta la sua faccia, quindi l'unica in grado di riconoscerlo.
Hades ha dei poteri immensi. Riesce a passare attraverso le pareti, a non farsi filmare dalle telecamere, e soprattutto, è un uomo con un odio intenso per gli altri, e con una voglia di sfida infinita.
Acheron Hades trova il modo di rubare il manoscritto originale di "Martin Chuzzlewit" di Dickens e di uccidere uno dei suoi personaggi che sparisce quindi da tutti i libri in circolazione.
Thursday dall'OPS-27 che si occupa solo di casi letterari, viene promossa all'OPS-5 e viene incaricata di trovare Hades. Dopo uno scontro a fuoco Thursday viene ferita e altri due colleghi muoiono.
Quindi si trova coinvolta con un'operazione più grande di lei, dove la Goliath vuole prendere tutto in mano.
Thursday non rinuncia alle indagini, ma si sposta nella sua città natale, Swindon, per cercare di indagare per conto suo, lontana dal frastuono di Londra. Le hanno detto che Hades è morto bruciato, ma lei sa che non è così.
Infatti, poco dopo il suo trasferimento, sparirà il manoscritto di Jane Eyre. Uno strano Jane Eyre con un finale diverso da quello che conosciamo noi. La giovane Jane verrà fatta uscire dal libro e per evitare un completo disastro Thursday Next entrerà, contro ogni ordine, nel romanzo, cercando di salvarne stile, trama e personaggi.
Purtroppo (o per fortuna), le cose non andranno esattamente così.
Un libro intelligente, privo dei comuni schemi. Il romanzo sfugge infatti da qualsiasi definizione che ne limiterebbe la straordinaria sinfonia narrativa. E' un libro che ha i libri e la letteratura come veri protagonisti. Jasper Fforde riesce a instillare la curiosità di conoscere quel turbinio di libri continuamente citati e ci offre l'occasione buona per ampliare un po' la nostra conoscenza.
I libri resi protagonisti non sono più meri strumenti statici di intrattenimento intellettuale, ma diventano materia viva, legandosi l'un l'altro in intrecci narrativi unici.
Il confine tra razionale e irrazionale diventa sempre più sottile e il mondo letterario si presenta come valida alternativa al nostro, sempre uguale a se stesso e spesso privo di immaginazione.
La forza del libro di Fforde è che oltre al suo romanzo ci fa innamorare anche dei libri in generale.
Voto: 7,5

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