lunedì 9 settembre 2013

RECENSIONE - L'EREDITIERA AMERICANA di Daisy Goodwin

La protagonista di questo romanzo d’esordio è Cora Cash. Una ragazza di 19 anni, americana, ricca, alla moda, viziata (ma non troppo), messa in vetrina nella nuova società Vip Americana, stellina di cui tutti parlano. Tutte le ragazze di New York vorrebbero essere lei, vorrebbero avere la fortuna di essere una delle ragazze più appetibili da tutti gli scapoli americani in circolazione. Cora potrebbe permettersi tutto e tutti, ma sua madre ha ben presente quello che vuole per sua figlia. La Signora Cash vuole un titolo nobiliare. Quindi sua figlia dovrà sposare un titolato, non importa se povero in canna, se senza amore, basterà un titolo nobiliare per elevare la famiglia Cash ad essere la più importante di New York. Non importa se Cora è infatuata da sempre del suo amico d’infanzia Teddy e vorrebbe fuggire con lui, non importa se non sopporta le stressanti sedute con il “drizza schiena”. Lei ha già il destino segnato.
Il romanzo è ambientato alla fine del diciannovesimo secolo e l'autrice è stata veramente brava nel descrivere gli ambienti, gli usi e costumi dell'epoca nel più piccolo dettaglio senza però risultare eccessiva.
Cora non è una ragazza stupida. E’ giovane, alla moda, accetta il lusso in cui vive, ma mal sopporta sua madre che la modella e la costruisce a sua immagine e somiglianza come una statuina di ceramica.
La madre di Cora invece è assetata di potere, non pensa altro che ad elevare il suo status familiare. Per se stessa (figlia di un fattore) ha fatto il massimo, ora non gli resta altro che farlo con sua figlia. Darà l’ultima grandiosa festa proprio per far esordire in società Cora, invitando la créme de la créme della società Newyorkese. Ma un grave incidente turberà festa e la colpa sarà proprio di Cora. Ma nonostante Teddy le salvi la vita,  la Signora Cash rimarrà per sempre sfigurata nel lato destro del volto. Cora parte con la morte nel cuore. Teddy, il suo Teddy l’ha rifiutata, ha preferito l’arte a lei.
Con quel peso sul cuore Cora parte insieme a sua madre per l’Europa, in Inghilterra.
Lì verranno introdotte nella buona società inglese da una vedova americana, che insegnerà a madre e figlia come bisogna comportarsi e chi conoscere e frequentare. Verranno invitate da Sir Odo Beauchamp e da sua moglie Charlotte.
Nel partecipare ad una caccia, e per sfuggire alle insistenti attenzioni di un partecipante, Cora, si getta a capofitto in un bosco calcolando male l’altezza dei rami. Ha un incidente, cade da cavallo e sviene, la salverà Ivo Maltravers, ottavo duca di Lulworth.
Sembrerebbe tutto scontato, ma così non è. Si Cora e Ivo si sposeranno ma sarà per amore, osteggiati dalla “doppia duchessa” la madre di Ivo, risposata al duca di Buckingham e da tutte le persone che li circonderanno, persone di servizio comprese.
Ci saranno segreti da scoprire, che faranno infuriare Cora, suocere con cui competere, e amiche che non sono così amiche come sembrano.
Il potere è un elemento predominante nel romanzo, tutti i suoi personaggi lo bramano.
La ricca e giovane società americana si scontrerà con la nobiltà inglese e ne verranno fuori degli episodi veramente eccentrici, dove l’apparire conta sicuramente più dell’essere. Intrighi, tradimenti e rancori vengono ben nascosti dietro un sorriso di circostanza nell'alta società cosa che Cora dovrà affrontare molto spesso e che metterà a dura prova il suo sentimento per Ivo.
Ogni personaggio del romanzo è approfondito e analizzato, nessuno è una semplice ombra di passaggio ma tutti hanno un ruolo ben preciso, dalle madri dei due protagonisti, alle domestiche e ai camerieri.
Su tutti senz'altro spicca Cora, un personaggio dalle mille sfaccettature che non può non essere amato. Inizialmente la giovane è una ragazza viziata, un riflesso della madre, ma piano piano, dopo il suo matrimonio, crescerà, svilupperà una personalità propria, diventerà una donna. Una Duchessa, e saprà, anche se inizialmente con non poche difficoltà, entrare perfettamente nel suo ruolo.
Cora scoprirà che cosa significa amare incondizionatamente qualcuno e la donna che troviamo nelle ultime pagine del libro è sicuramente molto diversa dalla ragazza delle prime pagine.
Come sottolineerà suo marito Ivo, ciò che contraddistingue Cora e colpisce di lei è la freschezza, la spontaneità, la franchezza, la sincerità caratteristiche a cui sicuramente i nobili inglesi non sono abituati.
Al confronto il duca Ivo è di carattere opposto. Schivo, sfuggente, introverso.
Il suo personaggio forse è il più ambiguo, non si capisce se ha sposato Cora per amore o per interesse fino alle ultimissime pagine.
Un libro complesso, che non manca sicuramente di piccole imperfezioni, ma queste risultano di poco conto paragonate all'intensità della trama.
Un libro che consiglio a tutti coloro che amano le storie complicate, familiari, ambientate tra il Vecchio e il Nuovo mondo e in generale a chi piace leggere un buon libro!

Voto: 7,5

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