Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve è
un romanzo svedese, dal titolo molto originale e ammiccante. Simpatica è anche
la copertina che accompagna l’edizione italiana. Fin dalle prime pagine si nota lo stile
dell’autore, che risulta piacevole, caratterizzato da un umorismo sottile, che
è riuscito a conquistarmi. Non dico che il libro faccia sbellicare dalle
risate, questo no, ma ci sono situazioni e battute capaci di strappare più di
un sorriso. Come non rimanere poi affascinati dalla trama: un anziano che nel
giorno del suo centesimo compleanno decide di scappare alla casa di riposo dove
è alloggiato, con poche corone nelle tasche e ai piedi le sue pantofole
umidicce e di cattivo odore. La casualità lo fa incontrare con un giovanotto,
alla stazione degli autobus, che ha un bisogno impellente del bagno ed una
valigia che non può portare con se. L’anziano ha l’autobus che sta per partire,
il giovane gli consegna la valigia da controllare fidandosi che un vecchio non
possa portarla da nessuna parte. Mentre il giovane va in bagno il vecchietto
scompare con la valigia, il suo autobus stava partendo non poteva mica perderlo
e non sia mai che la valigia contenga qualche vestito caldo e soprattutto un
paio di scarpe. Da qui partiranno una serie infinite di coincidenze e incidenti
di percorso, che daranno vita ad una commedia degli equivoci eccezionale,
solare ed allegra, un po’ umoristica, a tratti surreale, spesso anche
grottesca, con intrecci a non finire,
che accompagnerà il lettore in una lettura di svago puro, rilassante e
gradevolissima. La trama è ben congeniata e credibile, anche se surreale. I
personaggi sono variegati e bizzarri, caratterizzati sufficientemente
considerando che il tipo di romanzo non richiede una grande introspezione, dato
che la sua caratteristica principale è divertire e intrattenere il lettore.
Fantastici i vari avvenimenti storici collegati con la vita del nostro
centenario. In ogni fatto importante dalla sua nascita fino al 2005, anno della
sua fuga dalla casa di cura, ci racconterà tutta la storia del mondo …
naturalmente a modo suo. E il pensiero che mi ha sfiorato la mente è stato: Avrei voluto un bisnonno così!
Voto: 7,5
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