sabato 1 febbraio 2014

RECENSIONE - LE OSSA DELLA PRINCIPESSA DI ALESSIA GAZZOLA

"Le ossa della principessa" è il quarto romanzo dell'autrice con protagonista Alice Allevi, praticante medico legale imbranatissima, ma con la capacità di risolvere i delitti in cui inciampa. La ritroviamo al lavoro all'Istituto di medicina legale, intristita per la scomparsa di Ambra Negri Dalla Valle, l'Ape Regina, nonostante non avesse un buon rapporto con lei. Anzi. Era la sua più acerrima nemica, sua rivale in amore, braccio destro dell'odiata Wally. E questo è il guaio. Tante volte Alice aveva sperato in silenzio che Ambra scomparisse dalla sua vita, ma lei era l'immortale Ambra, e i suoi erano solo pensieri e parole. Senza le chiacchiere di Ambra, senza la sua voce da orticaria, regna il più assoluto silenzio all'istituto e Alice non ha più muse che la inspirino nella coniazione di inespressi e nuovi insulti, o scuse per isolarsi, anche sul lavoro, con le sue cuffiette ad ascoltare i Coldplay. Senza Ambra, senza la sua mano laccata di fresco, sempre alzata e senza le sue risposte sempre pronte, Alice si sente sola ed indifesa, sempre nel mirino della Wally, che perde puntualmente la pazienza e fa perdere ad Alice il tempo per comprasi un paio di stivali in saldo. L'istituto è il regno. Il professor Malcomess è il Re (ci ha ripensato, non andrà in pensione per ora, e per questo la Wally è ancora più infuriata), Claudio Conforti è il principe ereditario e Arthur è un Lancillotto in visita ufficiale. Naturalmente la Wally è la brutta e cattiva matrigna. Alice dovrebbe essere la principessa, ma i suoi continui disastri le hanno valso il ruolo del giullare di corte. In quel moderno regno irrompono le ossa ritrovate di una principessa senza nome. Ossa dimenticate e sepolte con un vecchio rituale, di cui restano solo brandelli di un maglione rosso ed una moneta nelle tasche, per pagare Caronte il traghettatore dei morti, ed una squallida corona di plastica. Quel cadavere un tempo era una ragazza, Viviana Montosi, con ricordi in comune con l'enigmatica Ambra Negri Della Valle, e con una vita sentimentale vicinissima a quella di Alice: stessi amori sbagliati, stesse indecisioni, stessi cuori lacerati e sospesi. Una ragazza che faceva l'archeologa in oriente, in Palestina, nei sabbiosi campi di Gerico. Questo nuovo caso, ancora in collaborazione con il mitico ispettore Calligaris, fa vivere ad Alice un'altra vita, diversa dalla sua, ma non troppo. Leggendo le e-mail e le agende di Viviana, piene di indizi criptici, la protagonista lascerà che le parole della vittima e i suoi occhi d'innamorata ormai chiusi, la guidino verso la verità, in un funzionale intreccio a più voci che si snoda tra dune, scavi archeologici e grandi ed infelici amori. Dove colpi di scena, di testa e di cuore la fan da padroni assoluti. Il risultato di tutto ciò sono una mattina ed un pomeriggio e poco più trascorsi meravigliosamente in compagnia di questo libro. Un resoconto ora avventuroso, ora esilarante, ora insolitamente mesto. Alice è cresciuta, è cambiata, più adulta, ma con lo spirito amichevole di sempre. La vita nel frattempo le ha portato un po' di saggezza e consapevolezze agrodolci, baci dati per colpa del suo cuore ad un ranocchio immaturo per diventare il suo principe personale. Misteri nuovi. Scoprire se i più sfuggenti siano quelli sulle scene del crimine o quelli raggomitolati nel suo petto, richiederebbe la più approfondita delle indagini. La Allevi stempera il giallo con una dolcezza che non fa danni. E' magica, inaspettata, buffa e leggiadra come un elefante in una cristalleria. L'ho adorata incondizionatamente ancora una volta. Per i frammenti delle canzoni, per nonna Amalia e le sue intuizioni, per Cordelia e la sua "Vuotite" acuta, per la ben ritrovata Yukino e le sue traduzioni dell'italiano, per lo sfrontato Claudio che la ama e la odia allo stesso tempo, per Arthur che la fa impazzire. E ho adorato proprio lei, Alessia Gazzola, che confondo alle volte con il suo personaggio.
Voto: 8,5

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