Il mondo di Christien, il nostro
protagonista, è uno strano mondo. Non è il mondo come lo conosciamo noi, ma
qualcosa nato dopo, sicuramente dopo qualche catastrofe. Chriestien fa parte di
un nuovo popolo, figlio, forse, di popolazioni provenienti dalla Terra mediante
viaggi spaziali, e lo si determina dai ricordi e dalle usanze comunque molto
simili alle nostre dello stesso protagonista. Abita in una delle tante isole
che fluttuano nel cielo a diverse altezze. In questo mondo il bene primario è
l’acqua, perché le piogge sono scarsissime. A rimediare a questo problema ci
pensano i Cacciatori di Nuvole, intrepidi navigatori del cielo, che recuperano
l’acqua attraverso macchinari installati sulle loro navi celesti,
risucchiandola dalle nuvole. Sono nomadi per definizione, anche se ogni tanto
si fermano in qualche isola per brevi periodi. Si riconoscono subito, perché
hanno delle cicatrici trasversali sul viso,
hanno molti tatuaggi e una pelle leggermente ambrata. Sarà in occasione
di una sosta dei Cacciatori nella sua isola, che Christien avrà l’opportunità
di conoscere Jenine, come sua compagna di scuola temporanea. La prima cotta tra
i due farà da collante, e spingerà Christien a volersi unire a lei nei loro viaggi, una vita della quale il
ragazzo non sa nulla, e che vede solo sotto un aspetto romantico. Ma Christien
avrà modo di capire quanto il cielo possa essere pericoloso. Nel suo viaggio
incontrerà molte specie di animali che non avrebbe avuto modo di conoscere, se
fosse rimasto a casa, quindi pericolose, ma anche affascinanti, per un ragazzo
curioso come lui. Ma il maggior pericolo sarà rappresentato dalla presenza
dell’uomo e dalle insidie presenti sulle altre isole, dove vivono persone che
mal gradiscono la presenza sul loro territorio di stranieri, sia pur necessari
come i Cacciatori di Nuvole. Quello che non sa Christien, è che il viaggio che
sta facendo è una missione di salvataggio. Devono recuperare, dalle prigioni
della peggiore delle isole, Quenant, il padre di Janine. Quenant è un’isola
abitata da fanatici religiosi, e il loro credo è la “forca”. Lì, Christien, avrà
modo di vivere un’esperienza che lo trasformerà in modo radicale, dandogli le
chiavi di interpretazione della sua vita. “Cacciatori di Nuvole” è un romanzo
d’avventura, ma anche di formazione, ambientato in un mondo fantastico molto ben definito. In realtà
è proprio la minuziosa descrizione del mondo di Christien a far partire il
romanzo un po’ lentamente. Le ambientazioni sono comunque suggestive, ma allo
stesso tempo, a parte il rapporto tra Christien e Jenine, non si sa in che
direzione andrà a finire la storia, dove siano i conflitti, visto che tutto
sommato quelli che sembrano gli ostacoli all’amicizia tra i due ragazzi, non si
rivelano tali. Scuola, famiglia, società, non costituiscono un ostacolo,
pertanto è evidente che la storia è incentrata sul rapporto di amicizia, forse
amore, tra i due protagonisti. Il romanzo è narrato in prima persona da
Christien e procede lentamente fino alla sua partenza con i Cacciatori di
Nuvole. Da qui la storia cambia regime, con innumerevoli momenti di conflitto e
di vero pericolo. Ma non esiste un vero nemico, quello che il libro ci vuole
mostrare è la paura del diverso e appare chiaro l’intento edificante della
storia, che diventa un’allegoria della lotta pacifica contro ogni genere di
intolleranza e fondamentalismo. Il tono leggero, ironico e autoironico del
romanzo non fa perdere l’incisività del messaggio, anzi contribuisce a rendere
la “lezione” più chiara, perché il narratore non si mette mai su di un
piedistallo, ma si limita a mostrare l’assurdità dei comportamenti degli
isolani, dando al lettore tutti i parametri per poter effettuare le sue
valutazioni. Degno di nota in questo senso è il lavoro del traduttore, che è
riuscito nel non facile compito di gestire la costruzione di questo nuovo mondo
pur nella necessità di adattarlo ad una lingua diversa. L’avventuroso e
concitato finale, pieno di colpi di scena, porterà il lettore ad essere
soddisfatto di aver letto una buona storia per ragazzi, ma abbastanza complessa
da poter piacere anche agli adulti, perché l’autore non cerca nemmeno per un
minuto di forzare la mano, edulcorando la realtà, ma dà ad ogni personaggio o
situazione la giusta risoluzione. Voto: 7,5
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