Nora Roberts è una di quelle
autrici di cui ci si può sempre fidare. A differenza di alcuni suoi colleghi,
la signora Roberts non cade nella trappola di trasformare i suoi romanzi in
canovacci superficiali e ripetitivi e continua a regalarci dei gioiellini di
stile, oltre a belle storie e personaggi memorabili. Non fa eccezione questo
romanzo. La storia di per se è qualcosa di già visto, ma non risulta, per
questo, meno accattivante. Parliamo di una donna in fuga dal suo passato che si
nasconde. Dietro tutto questo un mistero che la circonda. Il romanzo inizia con
gli avvenimenti passati della protagonista, ciò che l’ha portata alla scelta di
nascondersi da tutto e tutti. A sedici anni Elizabeth Fitch ha un quoziente
intellettivo fuori dalla media, ma è totalmente incapace nei rapporti umani. La
sua vita è fatta di schemi e di regole. Come se ogni giorno fosse scritto in
anticipo, comandata a bacchetta da una madre fredda e calcolatrice, che
controlla ogni minimo dettaglio della sua vita: cibo, vestiti, scuole, studi.
Praticamente ogni cosa. Proprio per infrangere tutto questo ha un moto di ribellione contro questa figura
materna, dominante e insensibile. Un colpo di testa che avvia una reazione a
catena inarrestabile. E’ l’unica testimone, involontaria, di un duplice
omicidio perpetrato dalla mafia russa, dove perdono la vita uno degli
affiliati, tacciato di tradimento, e l’amica di una sera Julie di solo diciotto
anni, colpevole di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Vive per
tre mesi sotto la protezione dell’FBI, finché un tradimento dall’interno e la
morte di alcune persone non la costringono di nuovo ad una fuga precipitosa,
convinta ormai di non potersi fidare di nessuno. E per dodici anni continua a
fuggire e a nascondersi. Una nuova identità ed una vita appartata la portano in
una piccola cittadina nelle Orzak, in Arkansas, dove tenta di passare
inosservata, finché non viene notata dal capo della polizia locale, Brooks Gleason,
che sempre più curioso e attratto dai suoi misteri, se lo ritroverà sulla
soglia della sua casa super blindata. Elizabeth, diventata nel frattempo
Abigail Lowery, è un asso della
pirateria informatica e un genio dei sistemi di sicurezza, e vive isolata in
montagna, in una casa ben protetta con il suo cane da guardia Bert, e con una
pistola sempre pronta. Non sa che pesci prendere con quest’uomo, tenace e
spavaldo, che tenta in tutti i modi di infrangere gli schemi prefissi e rigidi
che oramai costituiscono la sua vita quotidiana e le danno sicurezza. Con un
lavoro davvero eccellente, la Roberts, è riuscita a creare la giusta curiosità
verso la modalità di approccio e il conseguente interagire dei due personaggi.
Agigail si troverà ad essere sempre più coinvolta nella vita di Brooks e non
solo. Anche la sua famiglia e la loro spontaneità faranno breccia nelle sue
difese e nel suo cuore. Ma allo stesso tempo si sentirà frustrata e impaurita
da quello che prova. Non ha mai amato nessuno, non ha mai ricevuto affetto da
nessuno e sarà difficile prendere coscienza di questi nuovi sentimenti e
soprattutto fidarsi finalmente di qualcuno dopo tantissimo tempo. Un libro
completo e adrenalinico sia nella prima parte che verso il suo epilogo,
studiato in tutti i suoi dettagli. Ogni pedina svolgerà al meglio il suo
compito. Suspense e azione, coraggio e tensione, odio e passione. Tutti insieme
in un mix alternato e amalgamato alla perfezione. La Roberts, anche questa
volta, è riuscita a conquistarmi con il suo stile preciso e articolato, senza
mai essere complicato. Un “romance crime” da leggere e gustare. Voto: 7,5
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