martedì 11 agosto 2015

RECENSIONE – FIRE di Jennifer Probst



Eccomi di nuovo qui a recensire un libro di questa scrittrice(?). Dopo averne già stracciati altri precedenti voi vi chiederete perché continuo a leggerla? Be, oltre ad essere un po’ masochista, faccio contenta la Giulia. Questa signora, dopo aver rovinato, credendosi un’esperta, centinaia di anni di cultura italiana, dopo aver descritto la Bergamo del 2010/2012 nemmeno fosse la Sicilia degli anni ’20 in fatto di matrimoni, capifamiglia e affini, dopo aver distrutto la cucina italiana, inventando di sana pianta dei piatti che un italiano non mangerebbe, se non costretto dalla fame, be la signora, con questo libretto, dal costo non proprio economico (154 pag. per 12,00 €), si tuffa (sicuramente di testa!) nel mondo dei supereroi, creandone uno tutto suo. E il suo supereroe non poteva che essere bello, ricco e dannato! Il tizio in questione si chiama Dante Stark (il ns. Dante si rivolta nella tomba ogni volta che il suo nome viene utilizzato in quisquilie). E’ un uomo molto ricco (ma dai… ), ma ha questo potere che in qualche modo per lui è invalidante ed è costretto a nascondersi per non avere pubblicità. Lui non deve esistere. Un po’ un Bruce Wayne/Batman al contrario. Quindi cosa fa? Fonda una mega azienda di transazioni immobiliari e ne affida la rappresentanza al carissimo amico e socio Chase, e lui per tenere comunque tutto sotto controllo si fa assumere come postino interno. Ah … l’azienda si chiama Inferno Enterprises (aaaaaaaaaahhhh ah arriva arriva il Diablo, 666 … cit. Litfiba). Ehm … scusate la deviazione musicale … Insomma, Dante Stark  supereroe miliardario diventa niente di meno che … Daniel Stark sfigato uomo della posta (povero Clark Kent e povero Peter Parker!). Passiamo ai superpoteri? Naaaaaa …. Ci arriviamo, ci arriviamo … Nella Inferno ci lavora Selina Rogers (durante tutto il libro l’ho chiamata Ginger), donna in carriera che si è costruita da sé. I suoi genitori sono rimasti uccisi quando aveva solo 4 anni, quindi è passata nell’inferno (toh!) delle famiglie affidatarie, prima di trovarne una che le permettesse di spiccare il salto di qualità. Dalla sua ultima famiglia, soprattutto dagli altri fratelli affidati, Selina ha imparato molto: parolacce, battute maschili a sfondo sessuale, e a difendersi da sola senza mai piangere; quindi è pronta per lavorare in un ambiente prettamente maschile come il campo immobiliare e la stessa Inferno. Selina sta per chiudere l’affare dell’anno, accaparrandosi come cliente un tale Forrester (risulta da subito antipatico). Se ci riuscisse avrebbe sicuramente la tanto agognata e meritata promozione. Dopo una cena col suo team, Selina pensa bene di rientrare a casa a piedi, senza farsi accompagnare, tanto è vicino e lei non vuole disturbare nessuno. Una camminata non può farle che bene. Sbagliato! Due energumeni l’aggrediscono e nonostante lei reagisca e opponga una strenua difesa, i due sono più forti e tentano di violentarla, non senza averle dato una bella ripassata a base di schiaffoni. Quando la tragedia sta per compiersi … Tah Dah … salta fuori  Super Pippo! … A … no … Scusate ho preso un abbaglio. Salta fuori Dante Stark il supereroe contro la violenza sulle donne (che però devono essere fighe sennò non vale!). Quindi Dante salva la sua dipendente marchiando a fuoco i due farabutti, promettendole che non potranno più fare del male a nessuna donna, ma lasciandoli impuniti di andarsene anche se tra atroci sofferenze. (E qui mi sono incazzata! Ma come, si cerca in ogni modo di far denunciare le violenze e ‘sta scema rema contro? Ma che ti dice il cervello?). Torniamo alla storia. Raccattata la Rogers, Dante la riporta a casa e la cura, la coccola  e le tiene la manina. Perché è più importante che lei ritorni a far l’amore con un uomo che denunciare il tentato stupro e andare in ospedale… Insomma quello di cui ha bisogno Selina per rimettersi in sesto secondo la Probst, è scoparsi il suo supereroe o il suo alter-ego postino! Quali dei due sceglierà Selina? Notte o giorno? Sfigato o Supereroe? Non ha nessuna importanza. L’unica cosa, purtroppo, è che questa brutta storia è il prequel di una nuova serie … E se prima il mio appello alla Probst era di scrivere altro, ora il mio appello è questo: FERMATE QUESTA PAZZA! Voto: 2 anzi no 1.

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