martedì 5 agosto 2014

RECENSIONE – Guai nella prateria di Andrew Grey.


Secondo episodio della saga dedicata alla prateria. L’autore ci riporta nei ranch del Wyoming con i suoi paesaggi incontaminati. Ritroviamo i vecchi personaggi di Dakota e Wally che ormai fanno coppia fissa e per giunta si sentono anche molto realizzati. Il legame tra i due è sempre più forte e la sicurezza dei loro sentimenti permette ai due di seguire i propri sogni. La ventata di novità viene portata da Philip che perso il suo lavoro a causa della recessione, va dai due amici in cerca di qualcosa che gli schiarisca le idee. Ma più che schiarirsi le idee se le confonde con la vista di Haven, vicino di casa di Dakota, ma figlio dello storico nemico di suo padre Jefferson. Tra i due scocca la scintilla, ma non potrebbero essere più diversi. Philip è un “cittadino” convinto, e Haven è un cowboy fatto e finito, gay ma represso da un padre ignobile. Dopo svariate avventure e disavventure tra i due sembra andare tutto bene, la morte improvvisa del padre di Haven farà però sorgere qualche problema mettendoli di fronte a scelte radicali e a rivelare i loro sentimenti. E i cambiamenti non riguarderanno solo loro, ma anche la vecchia coppia Dakota e Wally che finalmente potranno realizzare altri loro desideri. Durante la lettura ci rendiamo conto che la malattia del padre di Kota sta progredendo, ma il vecchio Jefferson è ancora un punto fermo all’interno della sua famiglia. Come sempre, ci accompagnano paesaggi spettacolari che fanno da contorno ai momenti più romantici del libro: un bel cielo stellato ha sempre il suo effetto! Per i cultori del genere. Voto: 6-

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