lunedì 4 agosto 2014

RECENSIONE - La meraviglia delle piccole cose di Dawn French


Ci troviamo in un piccolo sobborgo inglese, dove tutti si conoscono e l'itinerario casa-lavoro-casa si potrebbe fare guidando ad occhi chiusi. Qui vive la famiglia Battles di cui scopriremo la vita raccontata da tre dei quattro membri. La storia è un diario a sei mani, in cui si danno il cambio Mo (la madre), Dora (la figlia) e Oscar/Peter (il figlio). Raccontano vari episodi della loro vita, magari anche gli stessi visti in maniera praticamente opposta, con il padre che interviene una sola volta, quella del bisogno vero, perché comunque è lì a vigilare. Dora è la primogenita diciassettenne, quasi diciottenne, alle prese con tutte le crisi adolescenziali. Sono brutta, faccio schifo, tutti mi odiano, i miei non mi capiscono, i professori non capiscono niente, cosa ci faccio con queste materie, farò il provino ad XFactor e diventerò famosa, e meno male che c'è facebook. Peter/Oscar è il secondogenito, ha sedici anni ed è un vero dandy. Ha una mania per Oscar Wilde e la probabilità, anche se nel romanzo non è specificato che sia gay e per questo vittima di atti di bullismo da parte dei suoi coetanei. Ma lui è comunque una persona molto forte e nella sua stranezza, a differenza di Dora, ha una sua logica e un suo equilibrio. E poi c'è Mo, la loro madre cinquantenne, psicologa infantile, ma che dei suoi figli non riesce a capire proprio nulla. Anche lei alle prese con la crisi dei cinquant'anni, il primo passo verso l'invecchiamento, dove è facile non sentirsi apprezzata per quello che si è. A tenere unita la famiglia il padre, che fa da sfondo alla storia, ma che in realtà è il vero pilastro della famiglia, pronto a tutto pur di proteggerla. E la nonna materna, considerata un po' stravagante, ma che ha per tutti una buona parola e la torta preferita. Insomma, la descrizione di una qualsiasi famiglia normale e imperfetta, con i problemi quotidiani, con le sue crisi, le sue incomprensioni, le sue stranezze delle quali non si può non sorridere e magari farci tornare indietro nel tempo. Molto bello! Proprio una piccola meraviglia. Mi è molto piaciuta la leggerezza con cui vengono trattati alcuni argomenti. Mi è piaciuto anche il trionfo finale dei buoni sentimenti. Perché in fondo, a tutti può capitare di passare un periodo di crisi, ma l'importante è restare uniti per affrontarlo e superarlo. Voto: 8-

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