martedì 5 agosto 2014

RECENSIONE - La seduzione dell'amore di Sara Tessa

Audrey è arrivata alla soglia dei trent’anni e fa un lavoro che odia. Lavora per una grande società nel recupero crediti, anche se nella sua vita avrebbe voluto fare tutt’altro. Ha una laurea in letteratura e il suo mito è Shakespeare. I suoi aforismi sono il pane quotidiano e li spiattella continuamente alla sua amica e padrona di casa. Sua madre è svedese, quindi lei è perfettamente bilingue e da qui parte la storia. Il suo capo, non certo un gran chiacchierone, pensa a lei per salvare le sorti dell’azienda sull’orlo del fallimento. Nella fredda Stoccolma, potrebbero considerare un affare investire in loro, ma Adam Bennett, questo il nome del perfido, vuole un interprete in grado di tradurre perfettamente il lavoro svolto dall’azienda, visto che l’affare vale non pochi milioni di sterline. Audrey che aveva deciso di licenziarsi e di trovare qualche cosa di diverso da fare, è quasi costretta ad accettare. Lo fa anche con un po’ di felicità, avrà l’occasione di rivedere molte delle sue amiche di università e di guadagnare qualche extra. Quindi partono per la fredda Stoccolma e Audrey si trova a dover sopportare i modi arroganti di un Adam inaccessibile e intransigente, nelle parole e nei fatti. Ma come in un sogno, dopo un’avventura a dir poco incredibile, i due si ritrovano a folleggiare, travolti dalla passione. Come in un sogno. Un sogno molto breve però. Adam è già fidanzato e appena tornerà a Londra lo aspetterà il matrimonio. Audrey per trattenerlo è disposta a tutto anche a sacrificarsi, finché però la cosa non ha più ragione d’essere. Lei è diventata solo lo svago di Adam che non ha coraggio a sufficienza a lasciare sua moglie. Complice la morte improvvisa di sua madre Audrey parte per Manchester lasciando Adam in ambasce. Ma come sempre queste storie non possono non avere un lieto fine… e quindi i due vissero felici, contenti e scoperecci…. Voto: 5

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