lunedì 22 dicembre 2014

RECENSIONE – Carne e sangue di Patricia Cornwell



Ventiduesimo volume dedicato all’anatomopatologa Kay Scarpetta. E’ il giorno del compleanno della Dottoressa Scarpetta e lei e suo marito stanno indugiando in giardino prima di partire per la vacanza regalo a Miami che quest’ultimo ha pensato per la moglie. In un momento la storia si ribalta e da una giornata di sole tranquilla diventa una giornataccia. Kay nota sette centesimi disposti in fila sul muro perimetrale del suo giardino. Sono tutti lucidissimi, tutti di rame, tutti messi di testa, e tutti del 1981. E’ una situazione stranissima, ma Kay non ha modo di pensarci su troppo perché Pete Marino la chiama sul cellulare. C’è stato un omicidio in pieno centro, hanno ucciso un professore di musica delle scuole superiori. Non ci sono testimoni. L’omicidio verrà ricondotto ad altre due storie simili successe qualche mese prima a Morristown, nel New Jersey. Gli omicidi sono compiuti da un cecchino infallibile che prende di mira persone che apparentemente non hanno legami tra loro, ma tutti portano, in un modo o in un altro a Kay Scarpetta e soprattutto alla sua geniale nipote Lucy. L’unica traccia che hanno a disposizione è un bossolo ritrovato nel corpo della vittima. E’ un bossolo particolare. E’ fatto di rame e ha un numero inciso sopra. Kay Scarpetta dovrà mettere in moto il suo intuito eccezionale, quello che lei stessa definisce “il fattore Scarpetta”, per riuscire a venire a capo della storia. Riuscire finalmente a comprendere cosa e chi ci sia dietro a questi omicidi.  Romanzo a dir poco ingarbugliato. Come al solito gli ultimi libri della Cornwell continuano a non piacermi affatto. Si perde in dettagli inutili, come sprecare 10 pagine di libro a parlarci del traffico bloccato per via dell’arrivo del presidente Obama, e di Marino che le tenta tutte per arrivare comunque in ritardo al CFC. Marino sempre più arrabbiato. Sua nipote Lucy che sembra avere il mondo in mano, data la sua super intelligenza, che invece si fa cupa e buia perché non riesce a risolvere i suoi problemi. Notizie che sfuggono al controllo, e-mail taroccate, password rubate… Il mondo di Kay Scarpetta sembra sempre più sottosopra. Tutti tendono a nasconderle qualcosa, compreso suo marito Benton Wensley, e lei si infuria sempre di più. Torneranno fantasmi da un passato prossimo e stavolta la Cornwell ci lascerà con i puntini di sospensione nell’attesa del suo prossimo romanzo… sperando che non sia come questo, confusionario in ogni suo aspetto, con la protagonista diventata sempre più pedante, piagnucolosa e destabilizzata. E se lo dice anche da sola nell’arco della storia per bocca del fido Pete Marino. Probabilmente è ora che i personaggi vadano in pensione e che la scrittrice si inventi qualche altra cosa e ritrovi la sua vena creativa di tanto, ma tanto, tempo fa. Voto: 5

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