Siamo nella Londra di fine
Ottocento. La protagonista principale del nostro romanzo è Sua Altezza
Alexandrina, detta Visù, figlia del maharaja di Prindur. La troviamo subito
nella pagina più infelice della sua vita. Suo padre, il maharaja, è appena
morto e deve affrontare la dipartita del suo illustre genitore, con tutto
quello che ne consegue. Avendo vissuto all’oscuro di tutto quello che il suo
genitore aveva combinato fino a quel momento, si ritrova priva di sussistenza,
costretta a vendere il palazzo dove fino ad allora aveva abitato e a licenziare
tutti i domestici, tranne la fida Pooki, cameriera tuttofare. Grazie
all’interessamento della Regina Vittoria, anche se considerata da lei e da suo
padre una ladra (non le ha mai restituito i gioielli di famiglia), ha la
possibilità di trasferirsi in un piccolo palazzo di Hampton Court, ex dimora
reale, dove ci sono altri abitanti come lei. Ex nobili decaduti e ridotti in
povertà, vedove di guerra, e personaggi davvero curiosi ed un medico condotto,
il dottor Henderson, davvero fuori dalle righe. L’evento chiave della vicenda accade
durante il Pic-nic della vigilia della Pasqua, quando i residenti si riuniscono
in uno dei giardini privati del palazzo per sfuggire alle orde dei turisti che
lo invadono nei giorni di vacanza. Tutti i residenti debbono portare qualcosa,
e Visù è incaricata di portare un pasticcio di piccione. Dovrà fare una piccola
differenza per il generale George Bagshot, uomo odiato da tutti i residenti, all’uomo
non piace l’uovo, quindi avrà un suo pasticcio a parte. Pooki, prepara
amorevolmente i due pasticci, ma il generale muore mangiandolo. A seguito di
un’indagine si scopre che l’ex militare è morto avvelenato dall’arsenico, e
l’unica indiziata è Pooki, la cameriera della principessa. Pur di non far
incolpare la sua Pooki, Visù comincia ad indagare per conto suo, scoprendo
incredibili notizie su tutti i personaggi che abitano il palazzo; dai nobili
abitanti fino al più umile dei giardinieri, al guardiano della vite, e al
guardiano del labirinto, tutti sembrano avere avuto un movente per liberarsi del generale, un
uomo risultato sgradevole da subito alla stessa principessa. Chi ha ucciso il
generale e soprattutto perché? E’ una vendetta? Qualcuno ha qualcosa da
guadagnarci? Numerosi sono gli equivoci e i misteri attorno ai personaggi.
Libro molto carino davvero, e si sorride leggendolo. Da gustare fino alla fine.
Ho trovato la narrazione molto accattivante. E’ un giallo vittoriano, che però,
da spesso l’idea di una commedia surreale. Divertente e non scontato, una
piacevole sorpresa. Le ambientazioni sono descritte alla perfezione, d’altronde
l’autrice, mentre scriveva il romanzo, ha soggiornato proprio nel palazzo di
Hampton Court, famosissimo per i giardini e il suo labirinto. Voto: 7
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