Parigi, 1937. Lisette ed André si
sposano giovanissimi. Entrambi lavorano con piacere in una galleria d’arte, ma
quasi alla soglia del conflitto mondiale sono costretti, a malincuore,
soprattutto per Lisette, a trasferirsi nel paese natale di André, Rousillon, in
Provenza, per prendersi cura di Pascal, il nonno di quest’ultimo. Non si poteva
fare altrimenti, André era stato cresciuto dallo stesso Pascal e gli doveva
almeno la sua vicinanza in un momento di bisogno. Ma Lisette prende proprio
male il trasferimento, soprattutto perché stava per ottenere il lavoro dei suoi
sogni. Nemmeno Maurice, il conducente della corriera del paese, vero
Provenzale, riesce a strapparle un sorriso e scoprire che Pascal non sta poi
così male la fa infuriare ancora di più. Lisette deve comunque sopportare per
amore di André. Ma Pascal, all’interno
della sua casa, mostra loro il motivo
della loro venuta a Rousillon. Sette quadri appesi alle pareti che raffigurano
montagne, casolari, campi, fanciulle e nature morte. Sette quadri che Lisette,
grazie agli insegnamenti dell’amico Maxime, riesce a capire che sono dei veri
capolavori di artisti molto importanti. Mentre incomincia a muovere i
primi passi a Rousillon, Pascal le racconta della sua vita parigina, di quando
conosceva i grandi pittori, come Pizarro e Cezanne, e che qualcuno di loro, per
pagare le sue bellissime cornici, lo saldava in quadri. Quadri molto preziosi
che sono quelli ancora in suo possesso e sono la sua stessa vita. Dopo avergli
raccontato tutta la sua vita e la storia di ogni quadro Pascal muore come se
avesse assolto tutti i suoi doveri. Ma non sarà il solo ad andarsene, la guerra
incombe ed André, insieme al suo vecchio amico parigino Maxime, partono per il
fronte. Prima di partire André nasconde i quadri di Pascal senza rivelare dove
sono a Lisette perché quei quadri potrebbero costituire per lei un pericolo. La
ricerca dei quadri diventerà per Lisette una sorta di caccia al tesoro che
l’aiuterà a sopportare l’assenza di André e il doversi adattare alle mancanze
che una guerra può portare. Vivrà con la paura di ricevere sempre notizie dal
fronte, finché un giorno le riceverà per davvero. André è morto in battaglia e
Maxime risulta disperso e lei è sola in un posto dove non vuole essere. Sogna
Parigi che ora è occupata dai tedeschi, la brama. Ma è costretta a reinventarsi
di fronte alle esigenze e alla mancanza di denaro. Grazie all’aiuto di Maurice
e della moglie riesce in qualche modo a sopravvivere al lutto e alla fame.
Sempre grazie a Maurice riuscirà a conoscere Chagall e sua moglie Bella, che le
regaleranno un quadro con una capra, che le ricorderà la sua. Riuscirà ad
emancipare le donne del paese e a farle entrare in un bar, perché anche loro
hanno bisogno di sentire il giornale radio come gli uomini. Capirà che non
tutti quelli che sembrano essere cattivi lo sono per davvero. E grazie a Maxime
ritornato dalla guerra, dopo una durissima prigionia, riuscirà di nuovo ad
imparare ad amare. Bellissima storia dove l’arte la fa da padrona. Romanzo di
crescita e speranza di amicizia e voglia di vivere. É un romanzo, che nonostante
racconti la guerra, rimane venato di ottimismo e romanticismo. In alcune
parti risulta essere molto commovente e
coinvolgente. L’autrice oltre a lasciarci una bellissima storia, ci racconta la
maestria dell’arte pittorica, dei cavatori di ocra di Rousillon, di come
venivano creati i colori che tutti i maestri pittori utilizzavano per creare le
loro tele, ma soprattutto ci racconta la bellissima storia della vita di
Lisette, che riuscirà a diventare finalmente una vera provenzale e una vera
rousillonnese. Voto: 8
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