RECENSIONE – L’inverno del pesco in fiore di Marco Milani
Il romanzo racconta la storia della famiglia Bondoli/Bardin dal 1900 ai
giorni nostri, ma anche la storia della cittadina di Ladispoli. Effettivamente
la storia ha inizio a Pechino nel periodo della ribellione dei Boxer, con
un’amicizia che nasce nel pericolo tra Ernesto Bondoli, rampollo un po’
lassista di una grande e nobile famiglia, mandato al fronte dal patriarca
perché sospeso dall’ennesima scuola, e Mario Bordin, che è un orfano e non ha
mai avuto niente e nessuno. Tra i due nasce una complicità dettata dalla paura
di Ernesto e dal coraggio di Mario, ma anche da una sorta di invidia che Mario
ha per la famiglia di Ernesto, ammirata solamente attraverso una fotografia.
Ernesto morirà in Cina per quello che, strano a dirsi, è un atto di coraggio e
carità. Mario tornerà in Italia con un solo scopo, conoscere la famiglia di
Ernesto e soprattutto Virginia da cui è rimasto molto colpito. Quindi va a
Ladispoli. Dapprima Mario suscita nel vecchio patriarca Filiberto Bondoli, non
pochi sospetti. Pensa che aspiri a qualcosa che lui non è propenso a
concedergli, ma nell’arco degli anni, Mario che si fermerà a casa Bondoli, si
rivelerà come quel figlio che il vecchio Filiberto da sempre sognava di avere,
al contrario dei suoi, smidollati. Mario però finirà con lo sposare la Bondoli
sbagliata, soffrendone sempre, fino a che il tempo lo ricongiungerà a Virginia,
in un modo o in un altro, visto che i legami più forti hanno anche il potere di
resistere allo scorrere del tempo e di superare le avversità. La storia della
cittadina e della famiglia si arricchirà mano a mano. L’avvento del fascismo, i
nuovi rampolli, la guerra, i bombardamenti, lo sbarco degli americani, la
liberazione, li vediamo con gli occhi di Mario e degli altri personaggi. Tutto
avrà una conseguenza sulla famiglia. Il romanzo è molto ricco di dettagli
storici, ma rimane scorrevole e piacevole. Si denota il grande e certosino
lavoro di ricerca effettuato dall’autore per rapportare il romanzo alla storia
vera. La narrazione risulta comunque molto incalzante e col giusto ritmo che
rende, nonostante la mole, il libro di facile lettura e risulta difficile
staccarsene. Ogni personaggio ha la sua storia da raccontare, e l’autore le
lega tra di loro formandone una completa e magnifica. Bellissimo il personaggio
di Mario, nato con niente, diventa mano a mano la figura carismatica della
storia: forte, coraggioso, deciso a difendere sempre la “sua” famiglia.
Bellissimi e contrastanti i personaggi femminili nelle persone di Virginia,
Aurora e Lidia. Tre personaggi diversissimi tra di loro, tre donne forti, tre
caratteri particolari. Due ancorate alla famiglia, una che dalla famiglia vuole
solo prendere e pretendere e non disdegna l’uso della menzogna e dell’inganno.
L’inverno del pesco in fiore è la saga familiare della famiglia Bondoli, una
storia efficace e bellissima che si legge con piacere, a tratti con commozione.
Non nego di avere anche versato qualche lacrima per la sorte dei personaggi. Un
romanzo completo e bellissimo. Consigliato! Voto: 8,5
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