domenica 3 novembre 2013

RECENSIONE - CONTRATTO DI PASSIONE di JENNIFER PROBST (Vol. 3)

Serie dei "Contratti" parte 3ª.
Questa volta la storia è incentrata sul rapporto tra Maximus Gray e Carolina Conte, la piccola di casa.
Alla fine del secondo romanzo, l'avevamo lasciata con il Libro di Magia di Alexa e il suoi incantesimo pronto. Stavolta non è una lista di tutte le cose che vorrebbe che un uomo avesse, che Carolina presenterà a Madre Terra, ma non darà altra scelta, scriverà il nome dell'uomo che ama da sempre, quello di Max.
Da allora sono passati tre anni. Carolina è una donna fatta, va  verso i trent'anni (ne ha 26!), ma viene ancora trattata come un'idiota!
Io non riesco a capire questa autrice come faccia a descrivere Bergamo come fosse un paese del sud del 1800!
Così retrogradi, dove una a 26 anni non può scegliere da sola quello che cavolo fare nella vita, perché il paese sparla, mi sembra un tantino esagerato!
Va bene il "Libro di Magia", ma perché l'autrice non si informa un attimo su com'è Bergamo nel 2013?
La storia: Carolina è cotta da sempre di Maximus, detto Max (anche questo essere italiani e poi avere i nomi e cognomi americani o anglosassoni non l'ho capita!), ma lui l'ha sempre trattata come la sorellina minore, con rispetto e come un esserino da difendere, perché anche se non fa parte della famiglia Conte legalmente, lui si sente uno di loro. Soprattutto con Michael che per lui è un fratello, e quello che Michael dice è Vangelo. Quindi, quando quest'ultimo gli impone di svezzare Carolina e di farla diventare una grande manager, storce un po' il naso per il ruolo di balia, ma poi accetta; un po' perché deve, un po' perché pensa che ne potrebbe trarne un vantaggio, prima o poi.
Quando Carolina arriva, Max scopre che le cose potrebbero andare differentemente da come le aveva programmate. Carolina non è più la bambolina sottomessa che ricordava a Bergamo, ma una donna decisa a prendere in mano la sua vita.
Tra un battibecco e l'altro i due opposti si attraggono.
Carolina sfida Max e Max cerca di rintuzzare come può, spesso nascondendosi nel "volere" di Michael.
Carolina vuole di più e non stenta a chiedere a Max quello che vuole. Lui rifiuta più e più volte. Dice a se stesso che non è l'uomo giusto per lei, ma il vero problema è che lui non sa tenersi un rapporto perché pensa di essere come suo padre. Un uomo che ha avuto una relazione con sua madre e che l'ha abbandonata appena dopo la sua nascita disobbligandosi con del denaro, non pensando di rovinare la vita di quella donna, guardata male da tutto il paese. (Mah!)
Causa viaggio di lavoro a Las Vegas i nostri eroi vengono a un compromesso, una sola notte di gran sesso e poi amici come prima.
Ma... C'è sempre un ma. Ci si mette contro la sorte nella persona della Gran Matrona Conte, che chissà come, riesce ad entrare nella camera d'albergo della figlia e ci scopre Max in mutande e sua figlia nuda nel letto.
E qui siamo all'inverosimile... al matrimonio riparatore... Cavolo... una a 26 anni non può farsi una trombata che arriva la mamma con l'indice puntato?
Beh che dire... Maximus combattuto ma con la paura che la sua mammina lo venga a sapere e si dispiaccia tanto del suo comportamento che ricalca quello paterno, accetta e Carolina??? Beh è una brava figliola e fa quello che la mamma le dice... quindi si sposa! D'altronde è a Las Vegas!!!
Ma al ritorno Carolina non è contenta, d'altronde Max l'ha sposata solo perché costretto e non perché  è innamorato di lei.
Tra un tira e molla di qua, una colomba ferita di là, lei che lascia lui, lascia il lavoro e riprende a dipingere, tra qualche seduta di sesso spinto, le cose tra i due si rinsalderanno, i dubbi si chiariranno e tutti vivranno felici e contenti!
A proposito... ci sono altre due sorelle Conte da sistemare, Giulia e Valeria. Quindi altri due volumi.
La prossima sarà Giulia, perché se ne parla già alla fine di questo volume e l'uomo, anche se in secondo piano, potremmo averlo già incontrato in questo terzo capitolo della saga.
Voto: 3

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