martedì 17 dicembre 2013

RECENSIONE – GATTI, MERLETTI E CHICCHI DI CAFFE’ DI ANJALI BANERJEE

 La ragione per cui ho comprato questo libro è perché avevo letto il precedente, “La libreria dei nuovi inizi” che mi era piaciuto molto. Non una lettura di alto livello, intendiamoci, ma un ottimo libro di evasione. Quindi ho provato ad acquistare questo libro pensando di trovare una storia simile, ambientata come la precedente nella piccola isola di Shelter Island.
Ritroviamo anche qualcuno dei personaggi del libro precedente, anche se solo di sfuggita.
La protagonista è Lily, una giovane vedova di 39 anni. Ha perso il suo Josh da un anno, in un incidente stradale e ha deciso di mollare tutto, per vedere un po’ di mondo e cercare il posto dei suoi sogni. Sembra averlo trovato in un cottage giallo di Shelter Island, dove decide di spendere tutti i suoi risparmi acquistandolo,  per creare il suo negozio di abiti vintage.
E’ distrutta dal dolore Lily, ma cerca qualcosa che la faccia tornare alla vita, anche se sente costantemente la mancanza di Josh e lo vede presente in ogni cosa, in ogni suo pensiero.
Ma da aiutarla entra nella sua vita “Micina”, gattina bianca dal folto pelo, e con  una peculiarità, ha un occhio azzurro ed uno verde, non sembra una gatta normale ed infatti non lo è. Micina è in grado di vedere gli spiriti che vagano nel cottage e ci racconta le loro storie, così come è in grado di vedere la realtà delle cose, di sentire il dolore e la gioia degli umani che la circondano e di scegliere per loro l’abito giusto. La storia a questo punto si svolge in doppia voce. Quella di Lily e quella di Micina.
Nel frattempo Lily riesce a fare delle conoscenze, Paige, Ida, ma soprattutto il Dr. Cole e sua figlia Bish, adolescente complicata, dalla dura scorza e dalla studiata sfacciataggine, con un cuore d’oro sotto la sua corazza.
Non ho apprezzato questo libro come il precedente, i personaggi sono carini ed interessanti, ma ho trovato che mancasse un po’ di atmosfera. Non riesce a convincere pienamente.
L’idea di far parlare la gatta, nel suo insieme, non è male, ma forse non è sfruttata pienamente e  molte pagine della storia risultano piatte e senza verve.
Poi tira e molla nell’adottare la gattina o meno …. Io che sono una gattofila non l’ho proprio sopportato.
Il problema del libro è che si inoltra per oltre duecento pagine con scambi di ruoli tra gatta e padrona, vendita di vestiti e concorrenza sleale. Non succede nulla, se non qualche visita dal veterinario, che certamente non può far sfociare in un amore incredibile la storia tra Ben e Lily.
Eppure questo succede! Basta una gita, una cena, una ragazzina un po’ scorbutica (lo sarei anche io se mi chiamassero come la razza di un cane!), due ex a caccia di guai, una gita al cimitero dell’isola, che l’amore sbocci in maniera incredibile e Josh e Altona (i due ex) vengano immediatamente dimenticati.
E comunque voi ci andreste a Shelter Island? Io un pensierino ce lo farei è infestata di spiriti. Li ricordiamo anche nella libreria di Jasmine, nel primo episodio. Ci sono … sembrano sempre delle presenze negative, ma alla fine sono lì buoni buoni  a far da cornice e non fanno praticamente nulla.
La scrittura del libro è scorrevole, ma niente di eccezionale. Sono sicuramente un po’ delusa, mi aspettavo di meglio.
Voto: 6 - -



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