giovedì 19 dicembre 2013

RECENSIONE - SEZIONE OMICIDI DI GIANNI SIMONI

Terzo episodio della serie sul Commissario Lucchesi. 
Lucchesi si ritrova a capo della sezione omicidi, dopo l'avventura dello scorso episodio del Commissariato San Sepolcro, a prendere il posto del Commissario Pellegrini, che si è trasferito a Varese. 
Il primo caso che si trova ad affrontare, è un delitto da manuale.
Una donna morta viene rinvenuta nuda in un parco.
Nessuna traccia di vestiti o documenti nelle vicinanze. 
Unici elementi per la soluzione del caso: un plaid molto costoso, e lo sperma trovato sul ventre della donna.
L'indagine è complessa e bisogna partire da quello che si ha a disposizione. Da qui all'elenco delle donne scomparse, il passo è breve.
Aiuta Lucchesi il Questore Alinovi, che oltre a concedergli il trasferimento di Serra e Minniti, gli mette a disposizione una quarantina di uomini, per battere a tappeto la zona intorno al parco dove è stato trovato il cadavere. 
Lucchesi ritroverà la sua collega Lucia Anticoli, con la quale ha avuto una storia sentimentale, che ha fatto domanda per entrare nella sua squadra.
Nel corso delle indagini risolverà per puro caso ed intuito un delitto che il suo predecessore aveva lasciato irrisolto, ed un altro legato alle indagini per l'identificazione della donna nel parco.
Come abbiamo già letto nel precedente episodio Lucchesi dopo l'infarto sta tentando un riavvicinamento con sua figlia Alice. Non vuole sbagliare, ma il suo tentativo di ricreare il rapporto tra loro rischia di sconfinare nella tragedia. I fantasmi del passato, carichi di dolore e di colpa, non lo abbandonano mai.
Le donne, giovani e meno giovani, del presente sembrano tutte incomprensibili e inafferrabili. La psicologa, la poliziotta...
La soluzione del caso è amara e dura da digerire. Al commissario restano solitudine e rabbia, e paura...
E' un po' troppo rinunciatario il nostro Lucchesi, ma ha anche un animo da Don Chisciotte che lo spinge a fare tutto e ad ogni costo, meno a voler rinunciare al suo sciocco egoismo. I suoi affetti, persino l'amore che ha per sua figlia, gli fanno paura, quasi come fossero una condanna da scontare. 
In ultimo è accompagnato da un malessere che lo porta a sprofondare nella malinconia, ed un Lucchesi malinconico è un pericolo per se stesso e per chi gli gira intorno.
Bello  anche questo nuovo episodio, anche se l'altro, forse venato da un certo ottimismo, da una sorta di rinascita, era meno cupo. Questo è venato da una sorta di malinconia sia delle vittime, che dei carnefici, che degli stessi investigatori, ma ha anche spunti di speranza.
Forse i prossimi giorni del nostro Commissario Lucchesi saranno ancora bui.
Speriamo che riesca a trovare una soluzione al suo pessimismo cosmico.
Alla prossima Lucchesi!
Voto: 7

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