martedì 3 dicembre 2013

RECENSIONE – IL BACIO RIVALE DI LARA ADRIAN


“Il bacio rivale” è l'undicesimo volume della saga di Lara Adrian: “La stirpe di mezzanotte”.
In questo volume ritroviamo i nostri eroi vent’anni dopo la Prima Alba, vent’anni dopo l’annuncio della loro esistenza al mondo. E’ quasi come se fosse un nuovo ciclo, e la storia è tutta nuova, tanto che si potrebbe leggere senza aver nemmeno letto gli altri dieci libri.
Lo stile della Adrian è sempre lo stesso, molto scorrevole, leggibile, per quello che deve essere un libro di intrattenimento.
Come ho già detto la storia prende avvio vent'anni dopo gli eventi letti ne "Il bacio ribelle" e troviamo umani e membri della stirpe che cercano di convivere pacificamente.
Ma la pace non sembra essere molto stabile, continui attacchi da parte di cittadini umani ai danni di membri della stirpe e manifestazioni più o meno pacifiche sembrano minare questa difficile alleanza.
I vertici del potere sono equamente divisi tra umani e vampiri e nella fazione dei vampiri troviamo al vertice Lucan Thorne, sostenuto da tutti i suoi ex compagni dell'Ordine.
L'Ordine che conoscevamo noi lettori non esiste più, ora tutti i membri incontrati in ognuno dei precedenti volumi sono a capo di una frazione degli Stati Uniti e Canada, non vivono più tutti insieme, ma non mancano comunque le occasioni per riunire la loro grande famiglia o per condurre indagini top secret.
Essendo trascorsi vent'anni troviamo moltissimi nuovi e giovani guerrieri, figli delle coppie conosciute nei precedenti romanzi. Ed è  appunto su di loro che si fonderà questa nuova era come sottolineerà più volte Lucan nel corso del romanzo. Quindi largo ai giovani!
Credo che piano piano i “vecchi” membri della stirpe verranno sempre più relegati ai margini della storia lasciando spazio agli eredi.
In questo volume i protagonisti sono Mira Nikolai e Kellan Archer. La ragazzina dal potere incredibile di far vedere il futuro nei suoi occhi specchiandosi e il ragazzino musone, che aveva perso tutta la sua famiglia nella battaglia precedente.
Mira e Kellan, due storie che si separano e tornano ad incontrarsi in un modo quasi del tutto casuale. Troveranno alla fine il modo di non separarsi mai più, il “per sempre” che caratterizza tutti questi romanzi della Adrian.
La stranezza è il trovarli cresciuti, avendoli letti bambini, ora sono una donna ed un uomo con tante amarezze e tanti interrogativi da risolvere.
Il personaggio di contorno,  già conosciuto anche lui bambino, salvato dal laboratorio dove era stato prodotto, sarà Nathan, il figlio della compagna del guerriero Hunter, e che sicuramente sarà il protagonista del prossimo romanzo.
Alla fine di tutto scopriremo che l’Ordine dovrà rimettersi in guardia. C’è un nuovo nemico da combattere, e non c’è tempo da perdere, e i nemici sono già molto più avanti a loro.
I romanzi della Adrian hanno il dono di essere dei piacevoli romanzi di intrattenimento, scritti bene, scorrevoli, da leggere tra un libro impegnativo e l’altro…

Voto: 6,5

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