giovedì 12 dicembre 2013

RECENSIONE – INCANTESIMO TRA LE RIGHE di Jodi Picoult e Samantha Van Leer

Questo libro è nato dalla fantasia di una ragazzina, figlia d’arte, di una scrittrice non da poco, e che sicuramente ne ha ereditato i geni. Durante la lettura mi è capitato di soffermarmi a pensare all’idea che ha avuto per questo romanzo, molto nuova e molto vecchia al tempo stesso, quello di scrivere una favola. E’ una storia nella storia. E' un libro che parla di una favola, intitolata come il romanzo che abbiamo nelle nostre mani, “Incantesimo tra le righe” e del suo protagonista, il Principe Oliviero e dei suoi personaggi. Il suo fido cane Straccio, il suo cavallo Calzini, la sua mamma la Regina Maurina, la principessa sempre in pericolo Serafina, il mago buono e pasticcione Orvillo, il cattivo di turno Rapscullio, e orchi, fate, sirene, draghi e pirati. Tutti i personaggi classici di una fiaba a lieto fine. Ma, se mentre il libro fosse chiuso i personaggi avessero una loro vita? E se uno di loro, non uno qualunque, ma il protagonista si fosse stancato di ripetere all’infinito la stessa storia? E se riuscisse a contattare una persona che vive nell’Altromondo (quello dei lettori) e a comunicare con lei e ad esprimerle la sua infelicità? Il lettore è diviso tra la storia "ufficiale", le sofferenze di Oliviero che vuole di più della vita che gli è stata data dalla sua "Creatrice" e la storia di Delia una adolescente alla ricerca di affetto. Tutto ciò è condito dalla simpatia dei personaggi secondari che, come il principe, non appena il libro si chiude, smettono di recitare e fanno ciò che vogliono nel loro minuscolo mondo. C'è Straccio, il cane, che parla liberamente ed è innamorato della principessa che a sua volta è un po' sciocca e innamorata di Oliviero, c'è il cattivo che non è in realtà cattivo, insomma tanti personaggi che nascondono agli occhi del lettore le loro vere inclinazioni. Oliviero è molto più di un personaggio bidimensionale stampato su una pagina bianca. Come tutto gli altri personaggi, è reale, è vivo ed è consapevole della sua situazione di attore, costretto a ripetere sempre le stesse battute e le stesse azioni ogni qualvolta un Lettore decide di leggere il libro e sa di essere bloccato nella storia per sempre, quando questo viene chiuso.
Quindi leggiamo  due storie diverse. Continuiamo a leggere quella di Oliviero alternata a quella di Delia la lettrice di favole. Delia è una ragazzina di quindici anni, un po’ goffa e sfigata, la tipica adolescente disegnataci dall'immaginario collettivo che si ha delle scuole superiori americane, che prende in prestito il libro in biblioteca e ci racconta la favola. Pur vergognandosi di questa sua fissazione, il libro diventa  una fissazione, perché scopre di avere delle affinità con il protagonista della storia, che come lei non ha il papà (anche se per diversi motivi), che come lei non è coraggioso, ma è molto intelligente e arguto. Immaginate a questo punto i due che si parlano sempre dalla pagina 43 del libro. Solo Delia riesce a sentirlo e solo con Delia, Oliviero riesce a comunicare. Il desiderio del principe è quello di uscire dalla storia e di vivere nell'Altromondo e quello di Delia di aiutarlo nell'impresa.
Delia è un’ottima protagonista, nella quale ci si immedesima senza sforzo e con la quale ci si sente in sintonia fino alla fine. E’ una ragazza determinata, intraprendente, dolce e simpatica, con un’irrefrenabile passione per la lettura e una grande voglia di sognare. Ama la lettura come metodo per sfuggire ad una vita che le porta continue delusioni, ama aprire un libro e trovare al suo interno un rifugio sicuro e accogliente dove non ci sono bruschi cambiamenti di programma.
Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole e le pagine sono intervallate da fantastici disegni raffiguranti i protagonisti della “favola”. La storia in sé può non essere nulla di particolare, ma nel complesso si tratta di una meravigliosa dichiarazione d’amore alla libertà, alla possibilità di costruire il futuro con le nostre mani, al raggiungimento dei nostri obiettivi tramite la forza di volontà. E’ anche un’incantevole storia d’amore, dolcissima, romantica, innocente e, non meno importante, impossibile. Ma Oliviero e Delia credono nel lieto fine, ci credono fino alla fine, ed è questa loro ferma determinazione che riuscirà a sconvolgere una storia in apparenza già scritta.
E’ un libro ingenuo e brillante al tempo stesso, è romantico, divertente, è coraggioso e semplice. Nessuna pretesa, nessuna aspettativa: solo la voglia di raccontare una fiaba. E’ un libro di evasione per eccellenza, che ti conduce in un mondo dove i desideri si avverano e il lieto fine esiste per tutti.
Consiglio: adatto per un pubblico dai 13 ai 16 anni.
Voto: 7,5


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