venerdì 8 gennaio 2016

RECENSIONE – Cuore depravato di Patricia Cornwell


Ho decisamente perso il conto … Non mi ricordo più quanti ne abbia pubblicati di romanzi dedicati a kay Scarpetta. Quello che so è che questo celebra il venticinquennale della sua creazione e per questo, probabilmente, la Cornwell ha ripreso in mano la penna personalmente, e devo dire che si vede, eccome! Siamo a Cambridge, nel Massachussets. Kay Scarpetta è sul luogo dove un apparente suicidio viene subito ricatalogato come omicidio. Mentre sta raccogliendo le prove per appurare le modalità del delitto riceve un messaggio sullo smartphone. Viene dal numero di emergenza di sua nipote Lucy e vi è allegato un video di venti anni prima, che riprende una Lucy ignara ai tempi dell’accademia dell’FBI e con l’implicazione di una persona che tutti considerano morta, ma che a quanto pare è tornata a tormentarle dal passato. Il video, anzi i video, perché ne verranno spediti altri, contengono delle rivelazioni particolari su Lucy che potrebbero metterla in guai veri e non solo lei, ma tutti quelli che la circondano. La preoccupazione di Kay Scarpetta fa si che lei stessa tenda ad isolarsi e a non rivelare a nessuno quello che sta succedendo. Non riesce a confidarsi né con Marino, né con suo marito Benton e neanche con la stessa Lucy. Il caso di omicidio a cui sta indagando, diventa strettamente collegato a doppio filo con quello che sta accadendo a sua nipote. Il suo universo e quello di tutti coloro che ama è messo a repentaglio da un piano diabolico. Riuscirà Kay Scarpetta a far luce sull’omicidio? Ma soprattutto troverà il modo di difendere Lucy e con lei tutta la sua famiglia? Finalmente un libro all’altezza dei primi romanzi della Cornwell dedicati all’anatomopatologa Kay Scarpetta. Come sempre il tutto si svolge in un’unica giornata e forse le cose in ballo sono effettivamente troppe. Ma devo dire che sono rimasta sorpresa da questa ennesima avventura di Kay Scarpetta. Molto adrenalinica in alcuni punti, troppo prolissa in altri (20 pagine e oltre di viaggio in macchina si potrebbero tranquillamente evitare!). Stavolta si vede che la mano è comunque quella della Cornwell. Il livello è decisamente più alto dei precedenti romanzi, anche se non è sicuramente a livello delle prime puntate della serie. Comunque, dopo questo romanzo, sono sempre più convinta che la signora usi un ghost writer. Un romanzo scorrevole che si legge con facilità e stavolta la trama è ben congegnata anche se ci lascia in sospeso fino alla prossima avventura. Voto: 7

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