Un libro d’amore e sentimenti scritto da un uomo è
già una novità. Che poi questo libro sia anche ben fatto va benissimo, che però
si tratti di una trilogia va malissimo. Odio questa situazione che, per
aumentare il guadagno, le case editrici si prendano la briga di suddividere un
libro, che potrebbe benissimo essere unico, in tre episodi. Jane è una donna di
quarant’anni, Caleb è un ragazzo di nemmeno venticinque anni. Quindici anni di
differenza non sono pochi, ma non impedisce ai due di innamorarsi. Jane intravede Caleb all’inizio della nostra
storia. Sono entrambi al cimitero. Lei è rinchiusa nella sua macchina mentre un
acquazzone viene giù dal cielo. Caleb compare in mezzo alla pioggia e dopo
qualche minuto di raccoglimento davanti alla tomba di Melody, lascia lì
qualcosa. Un dollaro d’argento del 1973. L’inizio della loro storia ha come
punto di giuntura Melody, la figlia di Jane. Melody era una ragazza di
vent’anni stroncata dall’assunzione di alcool e droghe. Con la speranza di sapere chi e cosa
fosse diventata sua figlia Melody, Jane inizia a frequentare Caleb e con il
pretesto di dover sistemare un giardino ormai in rovina, la donna invita il
ragazzo a stabilirsi a casa sua, facendolo entrare pian piano oltre che nella
sua dimora, anche nella sua vita e nel suo cuore. Ma Caleb non ha mai conosciuto Melody, l’ha
soltanto intravista qualche volta vicino al locale dove lei lavorava, e tra
loro era nato una sorta di gioco. Ognuno dei due lasciava all’altro una moneta
da un dollaro come mancia, sempre la stessa. Tra Jane e Caleb l’attrazione è
forte; e quando finalmente Caleb riesce a raccontarle la verità, Jane non ha
più remore, e lascia che i suoi sentimenti vengano a galla e anche la giovane
età di lui non le fa più tanta paura. Tra i due protagonisti è forse proprio
Caleb ad essere quello più equilibrato. E’ giovane, è onesto e non ha niente da
perdere. Prova per Jane dei sentimenti sinceri e non ha paura di aprirsi
all’amore. Jane, invece, è dapprima piena di sensi di colpa, un po’ perché
pensa che Caleb sia l’ex di sua figlia, e poi per la grande differenza di età
che ha con lui. Ha una sorta di frustrazione, quella che le fa sempre pensare
che non può tarpare le ali di una persona così giovane. Hanno due età così
distanti che possono avere differenti vedute e differenti scopi nella vita. Lei
è una donna realizzata anche se fino ad un certo punto, lui deve ancora
spiccare il volo dal nido. Ma la sua amica Grace, in punto di morte, le fa
aprire gli occhi. L’amore che si prova non ha età, e la vita è breve e va
vissuta fino in fondo, senza portarsi dietro alcun rimpianto. Grace in un
ultimo incontro le dice: “Fai solo tutto ciò che faresti se non avessi paura. Vivi come avrei
vissuto io se l’avessi capito prima. Vivi la vita che io non posso più vivere,
Jane. Una vita senza paura”. Tra i due,
quando Jane riuscirà a lasciarsi andare, nascerà un sentimento dolce, passionale e
profondo e Jane capirà che non tutti giudicano la differenza di età tra lei e
Caleb. Che forse è solo lei a dargli importanza. Jane saprà affrontare le
convenzioni e afferrare la mano che Caleb le sta tendendo? Romanzo dolce e
appassionato, che ci ritrae una donna alle prese con i suoi demoni ed un
ragazzo, quasi uomo, tanto ingenuo e disarmante quanto affascinante. Winfield
non sembra un uomo per come scrive tanto leggiadro è il modo di argomentare. Ci
vuole dimostrare come la paura possa rendere ciechi alla felicità che si ha,
qualche volta a portata di mano, basta saperla prendere. Attendo l’uscita del
secondo volume, anche se per me ci si poteva fermare qui. Dagli altri mi
aspetto un seguito, purtroppo, fin troppo banale. Voto: 7 per questa storia – 2
per il fatto che abbia un seguito.
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