La Vermalle scrive storie
semplici, quasi banali. Storie leggere d’amore. Però sono carine, perché qulche spunto di originalità c’è.
Ha delle trovate particolari e quindi le storie risultano godibili. Si leggono
con facilità e scorrono via veloci e di solito non superano le 300 pagine.
Quindi in una giornata di relax ce la si può fare. Come in “La felicità delle
piccole cose” anche questo è un romanzo che affronta l’amore con leggerezza. I
protagonisti della storia sono la famosa violoncellista Rose, e Antoine un uomo
che nonostante i trent’anni non ha ancora deciso cosa fare della sua vita. E’
bravissimo ad aggiustare le cose, ma questo cosa può servirgli? I due si
conoscono da quando erano bambini. Rose andava in vacanza a Villerude-sur-Mer ogni estate, a trovare i suoi nonni. Antoine
abita lì da sempre. Un paese Villerude vivo d’estate e morto d’inverno. I due
si incontrano di nuovo dopo anni, ma lei non lo riconosce, mentre lui ancora è
legato al ricordo della bambina dai capelli rossi che gli ha spezzato il cuore.
Rose è stanca del successo e desidera la libertà, ha deciso quindi di tornare
nella vecchia casa dei nonni per ritrovare quel senso di felicità che nei suoi
ricordi erano le vacanze a Villerude. Antoine è un uomo semplice e si
accontenta di poco, ha una relazione non seria con Lalie un’antiquaria che le
passa tantissime cose rotte da aggiustare, ed è amico di Camille, il
proiezionista del vecchio cinema Paradis. Al cinema Paradis vanno solo pochi amanti
dei vecchi film in bianco e nero ed è lì che Antoine rivede Rose, mentre sta
aggiustando il vecchio proiettore del cinema. Camille è il proiezionista da
sempre del cinema che è diventato la sua casa. Da quando è in pensione è
l’unica cosa che gli rimane da fare. Ha perso sua moglie Odette che era la luce
dei suoi occhi, e a fargli compagnia è rimasto Nobody, un bastardino chiamato
così in onore di un personaggio di un vecchio film. Purtroppo il cinema è in
rovina, e il comune ha intenzione di vendere la struttura e il terreno ad un
privato, per liberarsi delle spese, anzi per ricavarne un profitto. Dopo la
morte di Camille e l’apparizione del suo fantasma, Antoine prende a cuore la
causa e insieme al Club degli Amici del Paradis s’ingegna per salvare il
cinema. Ma per salvarlo c’è bisogno di 70.000 euro che loro non posseggono.
Nulla può evitare che il cinema venga demolito e lo sconforto affligge tutti i
paesani. Anche la colletta aperta sui social network non sembra portare a
nessun frutto. Camille fantasma, apprende di essere rimasto sulla terra e nel
cinema Paradis, per un motivo e quale se non quello di aiutare Antoine nella
sua storia con Rose e salvare il Cinema Paradis? Il legame tra Rose e Antoine
nel frattempo è diventato più saldo; soprattutto dopo che Rose, all’insaputa di
Antoine ha venduto il suo amato e prezioso violoncello all’imprenditore poco
onesto del luogo, lo stesso che vuole comprare il terreno del cinema. Nessuno
dei due ha però il coraggio di rivelare il segreto che attanaglia le loro
esistenze e soprattutto quello che si portano dietro dal passato. Due biglietti
per la felicità è una lettura romantica, un po’ vecchio stampo. E’ talmente
“leggero” che anche il rapporto tra Antoine e Rose, si evolve in maniera a dir
poco infantile, per essere una relazione tra due adulti. Consigliato comunque
ai romantici old style, con una buona coperta e una tazza di cioccolata a
fargli compagnia. Voto: 6,10
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