lunedì 11 luglio 2016

RECENSIONE – Anime di seconda mano di Christopher Moore



Avevamo lasciato Charlie Asher, il protagonista di Un lavoro sporco in piena mutazione; non ha più un corpo, la sua anima è imprigionata nel corpo di un pupazzo con la testa di coccodrillo e i piedi di papera, con un pene enorme annodato alla vita, in attesa che la sua ragazza buddhista Audrey, riesca a trovargliene uno nuovo. La sua bambina, la piccola Sophie, che era la nemesi della Morte e che poteva uccidere usando la semplice parola “gattino”, vive ora con sua zia, sorella di Charlie e la sua compagna, tenuta sempre d’occhio dalle sue “tate” vicine di casa, una di origine russa e l’altra cinese e protetta dai cani infernali Bummer e Lazarus. San Francisco è in piena emergenza, proprio per l’assenza di Charlie, o meglio lo sono i Mercanti di Anime. Alcuni di loro infatti, non stanno svolgendo più il loro lavoro di raccolta, quindi che fine fanno le anime di quei morti? Il grande libro dei Morti lo diceva chiaro e tondo: “Il tuo compito consiste nel recuperare i vascelli di anime delle persone morte o in fin di vita e nel garantire che arrivino al corpo successivo. Se fallisci, le Tenebre invaderanno il mondo e regnerà il Caos”. Ritroveremo quindi Menta Fresca, l’ex poliziotto Alphonse Rivera, l’Imperatore di San Francisco e Lily la goth impiegata del telefono amico, che si uniranno a quel che resta di Charlie per riuscire a risolvere il problema della città; soprattutto perché i cani infernali sono spariti e non sanno se Sophie ha ancora i poteri della Morte.  Le vicende da sbrogliare sono molte e si affacciano nuovi personaggi tra cui il fratello di Menta Fresca e il ritorno delle Streghe che hanno ucciso il corpo del vecchio Charlie. Da sistemare anche le anime che continuano ad accumularsi sul ponte di San Francisco che si confidano con un operaio imbianchino che vuole morire. Che sia la soluzione che Charlie e gli altri stanno cercando? Ne vedremo comunque delle belle. Tra anime svolazzanti, cani infernali, giacche verdi e gialle, vecchie Cadillac, pupazzi viventi, Banshee e streghe mortali, Moore ci poterà nel suo mondo fantastico, umoristico dove regnano personaggi al di sopra delle righe in un mix di realtà e finzione, paradosso e normalità, sensibilità e durezza che conquista il lettore, anche se non riesce ad eguagliare il primo libro della serie. Voto: 6,5

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