Ho decisamente atteso l’uscita di
questo libro con molta impazienza. La “Zia” Rowling mi ha fatto appassionare
immediatamente alla storia di Cormoran Strike e della sua socia Robin Ellacot,
tanto che comprai il primo libro senza sapere che tale Robert Galbraith fosse
il suo pseudonimo. Ma tant’è … Avevamo lasciato i nostri eroi con la
risoluzione del caso Quine, che come dopo quello di Lula Laundry ha fruttato
loro una buona pubblicità e altro lavoro per l’agenzia investigativa. Robin,
oltre al lavoro per l’agenzia è alle prese anche con i preparativi del suo
matrimoni con Matthew. In tutto questo bailamme Robin si ritrova a ritirare un
pacco a suo nome, ma è un macabro regalo quello che trova: la gamba amputata di
una donna. La gamba è la stessa di Cormoran, la destra ed è amputata allo
stesso punto. In team con il commissario Wardle, l’unico nella polizia
criminale che rispetta Strike e tiene molto in conto i suoi punti di vista,
cominciano le indagini sul perché di questo macabro regalo. Secondo Strike sono
quattro le persone che potrebbero avergli mandato quell’avvertimento, hanno
tutti con lui un conto in sospeso dal passato. Robin e Cormoran, cominciano la
loro indagine parallela. Sanno che l’assassino conosce Strike molto bene. Viene
coinvolto nelle indagini anche Shanker, amico di vecchia data e informatore di
Cormoran da lungo tempo. In questo capitolo scopriremo molto sul passato dei
nostri protagonisti. Qualche segreto verrà svelato da entrambi, sempre molto
restii a parlare di loro, quasi che il farlo potesse minare il rapporto che i
due hanno costruito. Ma gli omicidi purtroppo continuano e non si fermano certo
per i problemi personali dei due investigatori. La trama creata dalla Rowling è
certamente più complessa dei precedenti capitoli. Quattro presunti colpevoli, quattro
diverse piste da seguire. Oltre ai normali dialoghi, in questo volume troviamo
anche la possibilità di leggere anche i pensieri dell’assassino a cui la
Rowling dedica capitoli a se stanti. Questi potrebbero dare dei suggerimenti al
lettore per svelare la sua identità, ma per me hanno un senso inverso, sviano l’attenzione
del lettore. Capiremo, se mai ce ne fosse stato bisogno, che tra Cormoran e
Robin non c’è solo un rapporto professionale, ma molto di più, anche se loro
rifuggono questo “più”. Soprattutto perché Robin sta per convolare a nozze con
il suo storico fidanzato, che come il lettori della saga sanno, odia
spassionatamente Strike, e Strike a sua volta, sta frequentando una bellissima
donna. Come sempre “zia” Rowling ci porta a passeggio per le vie di Londra,
descrivendoci minuziosamente la città e i luoghi che ci rappresenta. In questo
capitolo della saga la Rowling ha dato più spazio a Robin che a Strike,
elevandola a ruolo di protagonista invece che di spalla. Come al solito i
romanzi della Rowling sono scritti divinamente, con maestria e perfezione. La
trama si intreccia perfettamente con la vita dei suoi protagonisti. Una pecca
però l’ho trovata … una faticaccia per me che conosco poco l’inglese andarmi a
leggere tutte le note di traduzioni dei capoversi dei capitoli, non poteva
metterle direttamente sotto? Facevano perdere tempo e concentrazione. E
comunque, non so voi, ma io l’assassino lo avevo azzeccato. Voto: 8,5
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